Mercoledì 27 giugno alle ore 19 si apre il sipario sulla stagione estiva all’Anfiteatro Romano di Ancona realizzata dal Comune di Ancona in collaborazione con Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, Regione Marche, Provincia di Ancona, AMAT, Teatro Stabile delle Marche e Fondazione Cariverona.
Il cartellone – che partecipa al progetto regionale del TAU Teatri Antichi Uniti, rassegna che per il quattordicesimo anno consecutivo si svolge nei mesi di giugno, luglio ed agosto nei luoghi di interesse archeologico, anfiteatri, siti e spazi di straordinaria suggestione – si inaugura con Da Tebe a Colono del Centro Teatrale Rinaldini, spettacolo nato da un’idea di Adriana Stecconi su regia di Laura De Carlo.
“Continua, per il Centro Teatrale Rinaldini – scrive Laura De Carlo nelle note allo spettacolo - la sfida di far apprezzare ai ragazzi il Teatro classico antico: avvicinandoli a questo mondo da “attori”, ma allo stesso tempo dando loro gli strumenti per divenire spettatori critici e consapevoli, liberando la loro creatività, pur legandoli a delle regole e ad una disciplina ben precisa, avvicinandoli alla poesia delle nostre più antiche radici, e affrontando temi che permeano l’Uomo a prescindere dal tempo e dallo spazio. Edipo: simbolo dell'impossibilità dell'Uomo di sottrarsi al proprio Destino. Edipo che vuol vedere, circondato da mosche cieche in una gabbia di bugie. Edipo, che di fronte alla verità, da sempre sotto gli occhi di tutti, si toglie la vista. Edipo, apolide, a Colono. Edipo avvolto nel mistero d'un rapido destino di morte senza affanni, senza dolore. Edipo: nugolo di scudi o schiera di uomini armati di lancia. Edipo: l'Uomo Edipo.”
“Affrontare Edipo – annota Adriana Stecconi - è stata per noi una sfida ed abbiamo cercato una delle tante possibili strade che avremmo potuto percorrere. Ci sentivamo maturi, come Centro teatrale Rinaldini di potere arrivare, dopo tanti anni di frequentazione classica, a tentare questa difficile prova. Partendo dallo splendido prologo “fuori scena” della Macchina infernale di Cocteau, proseguendo con Edipo Re siamo arrivati a Colono attraversando la vicenda di un uomo -più vittima che colpevole- che tramite l’espiazione trova nel dono di sé un senso alla propria parabola umana. Sfrondando i due magnifici testi sofoclei di molte parti e lasciando il nudo scheletro umano di Edipo abbiamo cercato di tracciare un filo che come abbiamo dichiarato nel titolo ci porti “da Tebe a Colono”. Non c’interessava il freudiano complesso d’Edipo, piuttosto volevamo raccontare la vita di uno e di molti cercando nei bellissimi cori la cifra stilistica che unisce in un grande affresco l’essenza della più pura tradizione classica. Poi, come in uno strano circuito mentale, ho trovato una bellissima poesia di Kavafis intitolata Edipo, e quei versi, posti nel nostro programma, sono stati per me la conferma che il nostro cammino aveva avuto ben altri viaggiatori.”
Il cast è composto da Nicolò Barboni, Francesco Boemi, Bianca Damati, Corinna Fortunato, Nicola Giorgetti, Giovanna Grilli, Sofia Morini, Bianca Ottaviani, Giulia Parlanti, Lisa Remia, Olivia Spadolini, Riccardo Stecconi e Marco Mondaini.
Biglietti posto unico 5 euro. Informazioni e prevendita presso AMAT (tel. 071 2072439), biglietteria dell’Anfiteatro aperta un’ora prima dell’inizio (tel. 346 37788389).